top of page
brain.png

L’ANTROPOLOGIA DEL SENTIRE

Perché d’inverno siamo più tristi? Perché una bella giornata di sole migliora l’umore? Lo sport fa bene alla salute, ma è vero che chi lo pratica è generalmente una persona più appagata? E’ solo una sensazione o un semplice abbraccio mi fa stare meglio?

I neurotrasmettitori: una guida per il nostro benessere


Molti comportamenti, come il semplice sorridere, aumentano il rilascio di endorfine, gli “ormoni magici” che ci fanno sentire bene. Queste sostanze chimiche sono prodotte direttamente dal nostro cervello e quando ridiamo, sorridiamo o facciamo qualcosa di piacevole si verifica l’innalzamento del rilascio responsabile del nostro stato di benessere. Questo impercettibile ma importante cambiamento interno funge inoltre da antidolorifico e ci aiuta a coltivare relazioni interpersonali migliori. Insomma: se provi tristezza o un po’ di malinconia, per cambiare le cose potrebbe bastare concentrarsi su un buon motivo per sorridere. Sicuramente ce ne sono tantissimi nella vita di ciascuno, ma quando siamo un po’ scoraggiati sembrano decisamente più difficili da individuare. Questo però significa che ci sono tanti modi per provare a sentirsi bene nel proprio quotidiano.

Il primo alleato: la serotonina

Hai mai notato, ad esempio, che una corsetta ci rilassa, ma ci fa stare anche meglio?
Praticare sport fa bene al corpo, e questo già lo si sapeva, ma anche la mente trae benefici non indifferenti dall’attività fisica.

Il nostro cervello, infatti, durante l’attività sportiva produce SEROTONINA, un neurotrasmettitore che regola l’umore, il ciclo sonno-veglia, l’appetito, la memoria e il desiderio sessuale.
Ma la serotonina viene anche rilasciata quando mangiamo un panino al cioccolato o una bistecca, quando beviamo del latte, quando iniziamo la giornata con della frutta a guscio o più semplicemente quando facciamo qualcosa che ci piace.

E se basta un po’ di SEROTONINA per alleviare il mal di testa, ridurre l’aggressività e stare meglio… SEROTONINA sia!

Abbiamo dunque capito che questo neurotrasmettitore regola, ovviamente non da solo, lo stato di benessere e felicità del nostro corpo, ma chi è quindi che con lei collabora o che comunque opera sempre a livello chimico a favore del nostro stare bene?

Missione cooperazione: l’ossitocina

Un sorriso, una bella notizia o una giornata soleggiata sono tra le molte cose che possono farci star bene, ma chimicamente cos’è che ci rende felici? La protagonista del nostro stato di grazia potrebbe proprio essere l’OSSITOCINA!

Si tratta di un ormone prodotto dall’ipotalamo, fondamentale durante il travaglio e il parto, ma anche chiaramente legato agli affetti più stretti quali quelli familiari, d’amicizia o d’amore.

L’ ossitocina è coinvolta in una serie di importanti funzioni fisiologiche e psicologiche, per esempio promuove l’attaccamento materno e il legame fra partner.

Si è guadagnato il soprannome di “ormone dell’amore” appunto perché pare essere l’elemento chiave delle interazioni in quanto aumenta tutti quei comportamenti detti pro-sociali come le relazioni, la sessualità, l’amicizia, il bisogno di cure e l’essere genitori.

La sua produzione infatti influisce sull’umore, sullo stato di serenità e combatte lo stress, ma stimola anche il desiderio sessuale e favorisce l’empatia nelle relazioni.

Ma nella nostra quotidianità come e quando ne stimoliamo la produzione?

Ad esempio quando abbracciamo qualcuno, quando mettiamo in pausa la nostra routine e ci concediamo una giornata di relax, ma anche quando ci mettiamo in ascolto di un amico (indipendentemente dal contenuto che ci porta) o, ancora, quando accarezziamo un animale.

Il gregario necessario: la dopamina

La trinità dei neurotrasmettitori si completa con la DOPAMINA.  Cos’è e a cosa serve?
Si, anche la dopamina è un ormone prodotto e rilasciato dal nostro cervello e tra le sue funzioni principali troviamo quella di inibire il rilascio di prolattina (si, è quella che dà il via alla produzione di latte dopo il parto) da parte dell’ipofisi. Quindi più c’è dopamina, meno troveremo prolattina.

E’ dunque un neurotrasmettitore endogeno e viene rilasciato nel flusso sanguigno quando ad esempio proviamo sensazioni piacevoli.

La dopamina può essere fornita anche come un farmaco che agisce sul sistema nervoso, producendo effetti come l’aumento della pressione sanguigna o del battito cardiaco, ma cos’altro “condiziona”?

Può incrementare la produttività, sollecita la motivazione, migliora la concentrazione e ovviamente anche lei ci fa stare bene! La sua produzione è maggiormente stimolata quando ridiamo in compagnia, ascoltiamo musica o mangiamo qualcosa che ci piace.

Prendere il sole durante una passeggiata è indubbiamente un’altra sana abitudine e in base a quanto detto prima, ancor di più se svolta chiacchierando con qualche amico o in compagnia del proprio animale domestico.

Oltre a produrre benefici a livello fisico, come l’aumento della produzione di vitamina D e quindi un’azione benefica sulle ossa, la luce solare migliora anche alcune patologie dermatologiche come psoriasi o eczemi, favorisce la mobilità delle articolazioni e aumenta i livelli dei neurotrasmettitori dell’umore, dopamina inclusa.

In conclusione

 

Dunque, se durante il giorno ad alcuni di noi capita che nell’intravedere un timido raggio di sole dalla finestra si sentano accarezzati da una sorta di sensazione piacevole, è tutto normale e tutto chimicamente spiegabile.

Mangiare un gelato durante un pomeriggio primaverile o rilassarsi ogni tanto sul divano mentre accarezzi un  gatto, fa bene, perché quando sei sereno ne trae giovamento tutto il tuo organismo oltre alle persone che ti sono accanto ed è un sistema che si autoalimenta.

Consiglio del giorno?

 

Sorridere è naturale, semplice, gratuito e… contagioso.

Cerca di farlo il più possibile, per te e per chi ti circonda, perché al contrario delle cattive notizie non impegna più di tanto e fa bene sia al mittente che al destinatario.

                                                                                                                                          Elisabetta Pia 

bottom of page